Se non hai fallito, non ci hai mai provato.

EdisonA 12 anni Thomas Alva Edison iniziò a vendere giornali alla stazione, a 15 si guadagnava da vivere come operatore del telegrafo.

Nel tempo libero studiava e preparava i suoi esperimenti.
Narra la leggenda che fallì la bellezza di 10 mila volte prima di perfezionare la lampadina elettrica.
Ma continuò a provare e a riprovare, sino a diventare il geniale inventore che il mondo riconosce.

Il modo più sicuro di raggiungere gli obbiettivi è di tentar un’altra volta


DisneyWalt Disney  fu licenziato dal direttore del suo giornale perché considerato un uomo privo di idee.
Andò in bancarotta varie volte. Quando decise di realizzare il suo parco dei divertimenti aveva bisogno di un prestito bancario, si rivolse a ben 300 banche e tutte gli negarono il prestito, solo l’ultima accettò , e ora Disneyland è il parco divertimenti più famoso al mondo!

winfreyOprah Winfrey era una ragazza abusata, povera, nera e sovrappeso. E’ stata retrocessa dal suo direttore di rete perché inadatta al mezzo televisivo. Ora è la più famosa conduttrice televisiva ed è considerata una delle donne più potenti degli USA .

Henry FordHenry Ford, cominciò a costruire la sua prima macchina nel tempo libero, fallì 5 volte prima di raggiungere il successo e di diventare uno degli uomini più ricchi del mondo.

Se credi di poterlo fare o se credi di non poterlo fare, hai ragione comunque

Bach18 editori rifiutarono il romanzo di Richard Bach che parlava di un uccello, finché finalmente nel 1970 Macmillan pubblicò  Il gabbiano Jonathan Livingston, nel 1975 aveva venduto  7 milioni di copie e successivamente fu  tradotto in decine di lingue.

beatlesLa Decca Recordings Studios quando rifiutò di prendere sotto contratto i Beatles, affermo’

Il loro sound non ci piace, non hanno futuro nello show business

king“Carrie ” fu rifiutato talmente tante volte dalle case editrici, che Steven King lo gettò nella pattumiera, fu sua moglie Tabitha a recuperarlo. Ora i libri di King hanno venduto oltre 350 milioni di copie e da molti sono stati tratti film di successo.

rowlingJK Rowling,  era in una situazione finanziaria disastrosa: divorziata, senza lavoro, con una figlia piccola, sopravviveva con i  sussidi statali.

Ultimò il suo romanzo, come cura a quella profonda crisi depressiva che stava attraversando.

Nel 1995, terminò il manoscritto che fu presentato a tre differenti case editrici. Tutte e tre rifiutarono di pubblicare il romanzo, etichettato come “fin troppo lungo”…

Nel 1997, una casa editrice allora non molto conosciuta, la Bloomsbury, accettò infine di pubblicare “Henry Potter e la pietra filosofale”, avviando l’evento letterario più importante degli ultimi decenni.

sandersIl colonnello Sanders dopo una vita di lavori precari, aprì finalmente un ristorante di successo che però dovette  chiudere nel 1952 perché l’apertura di una nuova autostrada,  aveva deviato tutto il traffico dei viaggiatori.

A 62 anni compiuti,  incominciò a girare tutti gli Stati Uniti, andava dai  proprietari di ristoranti, cucinava per loro il sua ricetta del pollo fritto, e gli offriva un franchising:  la sua ricetta del suo pollo  in cambio di un nichelino per ogni portata venduta.
Nel 1964 aveva più di 600 franchising e vendette la sua compagnia per 2.000.000 di dollari.

Problemi scolastici,  studi interrotti?

Bill Gates, il nerd che ha abbandonato l’università,  ha creato un impero informatico partendo dal garage di casa sua.

Henry Ford  lasciò la scuola a 16 anni.

Albert Einstain, non fu in grado di parlare fino ai 4 anni, venne catalogato da un suo professore come ritardato, stessa sorte per Thomas Edison.

Steven Spielberg, il regista di “Lista di Shindler”, “Lo squalo”, “ET” e “Jurassic Park”  è stato respinto due volte dalla USC (la prestigiosa scuola di cinema Usa).  Nel 94 però la stessa USC gli conferì la laurea honoris causa e  nel 96 divenne un fiduciario dell’università.

 

Fallire non è cadere è rimanere per terra.

Fallire non è perdere una battaglia, ma pensare di aver perso la guerra.

Fallire non è non realizzare un sogno, fallire è non sognare.