Per un povero la vita è più difficile, faticosa e talvolta anche breve. Per questo motivo si potrebbe supporre che le persone delle classi meno abbienti siano più egoiste e meno inclini alla generosità sociale, rispetto alle classi superiori che possono permettersi una certa noblesse oblige.
Niente di più falso, un recente studio di Paul Piff (massimo esperto americano di psicologia sociale) e dei suoi colleghi della University di Berkeley, California, pubblicato sul Journal of Personality and Social Psychology, sostiene esattamente il contrario.
Nel corso del suo esperimento, ha sottoposto 115 volontari a un “trust game”, dimostrando che proprio chi è meno abbiente è disposto a rischiare di più per aiutare economicamente un’altra persona. Anche se non la conosce e non sa che uso farà del denaro.
Secondo il Dottor Piff, la variabile principale che spiega in modo coerente questa anche marcata differenza, valutata intorno al 44%, è la sensibilità e l’attenzione per il benessere altrui, in sostanza, l’emozione che chiamiamo compassione.
Una interpretazione di tutto ciò, potrebbe essere che per la gente egoista è più facile diventare ricca. In realtà, dagli studi del dottor Piff, è emerso che non c’è alcuna differenza, il ricco non è generoso sia che lo status elevato sia stato ereditato o guadagnato, quindi, l’idea che sia l’uomo che si è fatto da solo ad essere particolarmente egoista, non funziona.
Il Dottor Piff si suggerisce che la maggior compassione che sembra esistere tra i poveri aumenta il livello di fiducia e promuove la collaborazione, collaborazione che può rivelarsi essenziale per la sopravvivenza nei momenti difficili.
Per fortuna esistono delle eccezioni, 40 miliardari americani, tra cui Bill Gates e Warren Buffett, hanno annunciato che daranno almeno la metà del loro patrimonio in beneficenza, l’ammontare totale finora ammonta a 125 miliardi dollari.
Non è un caso che i miliardari più generosi siano tutti americani, questo perché la cultura statunitense è più abituata al rischio e a fidarsi del prossimo rispetto a quella europea.
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