Visualizza i cinque cerchi colorati della coda del pavone come i cinque sensi, nello spazio illimitato. Ora lascia che la loro beltà si mischi. Allora i tuoi desideri diverranno realtà.
Questa tecnica impiega due processi – visualizzazione e concentrazione.
Chiudi gli occhi e visualizza il tuo spazio interiore di fronte a te, immagina che il centro del tuo essere sia in tale spazio.
Ora immagina i cinque cerchi colorati della coda del pavone come se fossero i tuoi cinque sensi e proiettali nello spazio illimitato.
Utilizza la tua immaginazione e colora il tuo spazio interiore con colori vivaci.
Muoviti tra questi colori, danza tra questi colori, lascia che questi colori si diffondono ovunque nello spazio.
Ora collocati nel mezzo e visualizza un centro dove tutti questi cinque colori si incontrino con te, introiettali in un punto dentro di te profondo, molto profondo nella zona dell’ombelico.
Concentrati su questo punto finchè non si dissolve. Si dissolverà. Lo puoi far dissolvere, in quanto si tratta di immaginazione. E quando il punto si dissolve, sei gettato nel tuo centro.
Questa tecnica farà sì che il tuo intero mondo si dissolva. La tua mente è gettata verso sè stessa, la tua coscienza è gettata verso sè stessa, e tu entri nel tuo centro dell’essere.
“Allora i vostri desideri diverranno realtà”, come dice la Sutra.
Ricorda, è importante, concentrarti finchè il punto nel tuo centro non si dissolve.
Una volta diverso tempo fa, ho trovato una tecnica di meditazione simile nel “Libro dei segreti” di Osho. Mi chiedevo se è una sintesi. Ciao, grazie.
E’ una tecnica che ho appreso durante un ritiro yoga, il Maestro non era della stessa corrente di Osho.
Sinceramente non credo sia stata mutuata, ritengo che essendo un sutra abbastanza famoso provenga da una comune cultura vedica.
Ti ringrazio per la tua gentilissima segnalazione.
Namastè
Grazie a te per la precisazione. Non ho replicato subito perché non ho ricevuto nessun avviso di risposta. Comunque il tuo blog lo leggo volentieri.
Se non ricordo male, in versione sintetica, il sutra compare nel VIJNANABHAIRAVA, testo tantrico kashmiro del IX secolo d.C. commentato anche da Osho, ma vi è un SUTRA DEL PAVONE più antico, di scuola buddista, caro alle sette giapponesi SHUKENDO e SHINGON, dalle forti connotazioni esoteriche